A norma dell’art. 41, comma 12, L. 247/2012, decorsi sei mesi dall'iscrizione nel registro dei praticanti e a seguito del positivo superamento del colloquio semestrale, il praticante-avvocato ha la possibilità di richiedere al Consiglio dell’Ordine l’abilitazione a poter esercitare l’attività professionale in sostituzione del proprio dominus.

L’abilitazione al tirocinio sostitutivo ha durata di 5 anni dalla delibera del Consiglio dell’Ordine, sempre che tale scadenza non sia successiva alla scadenza dei 6 anni dall’iscrizione nel registro praticanti.

Il praticante abilitato al patrocinio sostitutivo non può avere cause proprie o essere inserito nel mandato difensivo, ma potrà gestire e trattare in prima persona alcune pratiche in sostituzione dell’avvocato presso cui svolge la pratica, che continuerà in ogni caso a mantenere su di sé la esclusiva responsabilità della gestione della pratica e del cliente essendo egli l’unico titolare del mandato professionale ed avendo egli solo la rappresentanza del cliente.

Il praticante abilitato al patrocinio sostitutivo potrà esercitare l’attività di consulenza ed assistenza, sia giudiziale che stragiudiziale, in sostituzione del proprio dominus:
-   in ambito civile, in tutte le questioni di competenza del Giudice di Pace (art. 7 c.p.c.) e del Tribunale (artt. 50 bis e 50 ter c.p.c.) senza limiti di valore;
-   in ambito penale, limitatamente ai procedimenti avanti il Giudice di Pace e avanti al Tribunale in composizione monocratica per i reati (delitti e contravvenzioni) puniti nel massimo edittale fino a 4 anni e quelli di cui all'art. 550 c.p.p. (casi di citazione diretta a giudizio).

L’esercizio di attività su questioni che non rientrano nel previsto limite di legge configura il reato di esercizio abusivo della professione. Inoltre, l’inosservanza dei limiti all’esercizio del patrocinio comporta, tanto per il praticante quanto per il suo dominus che scientemente avvalli la condotta abusiva, la responsabilità disciplinare per violazione dell’art. 21 Codice Deontologico Forense (Divieto di attività professionale senza titolo o di uso di titoli inesistenti).

Per presentare la richiesta di abilitazione al patrocinio è necessario accedere all'area riservata di Sfera, allegando quanto sotto riportato.

Una volta ricevuta la domanda e verificatane la completezza il Consiglio, alla prima adunanza utile (e comunque non oltre 30 giorni dalla presentazione della richiesta), in assenza di motivi ostativi provvederà a deliberare l’iscrizione del praticante avvocato nell’apposito registro dei praticanti abilitati e, da tale giorno, inizierà a decorrere l’abilitazione. Il praticante non potrà sostituire il dominus in udienza prima di aver prestato il giuramento.

Documentazione da allegare:
a)     domanda diretta al Consiglio dell’Ordine in bollo da € 16,00, con la quale l’interessato autocertifica di non incorrere in nessuno dei casi di incompatibilità all’esercizio della professione previsto dalla Legge Professionale;
b)     dichiarazione del dominus di frequenza presso lo studio su carta intestata;
c)     ricevuta di versamento di € 168,00 da effettuare su conto corrente postale n. 8003 intestato ad “agenzia delle entrate - tassa concessioni governative";
d)     contributo annuo da pagare secondo la tabella sottostante tramite bonifico IBAN IT72T0333211200000002410511 (causale: nome cognome – quota annua praticante abilitato)

Entro due mesi dalla delibera di iscrizione il praticante dovrà prestare giuramento solenne (ai sensi dell’art. 8 della legge professionale) avanti il Consiglio dell’Ordine in pubblica seduta, presentando una marca da bollo di € 16,00.